giovedì 4 novembre 2010

Rinascere


Siamo miliardi.
Abitiamo i medesimi spazi.
Respiriamo la stessa aria.
Possediamo le stesse cose, chi più, chi meno.
Eppure siamo distanti.

Crediamo di essere collegati con il mondo intero,
di conoscere ciò che accade nel momento in cui accade.
Ma la verità è che non sappiamo nulla di ciò che conta.
La verità è che abbiamo paura di quello che non conosciamo.
La verità, quindi, è che abbiamo paura di tutto.

Nessuno di noi può immaginare cosa significhi smettere di esistere.
Sembra impossibile che il mondo possa continuare senza di noi.
Eppure arriva un momento in cui tutti ci troviamo di fronte a questo pensiero.
Alcuni vengono assaliti dalla paura.
Altri, invece, iniziano a lottare.

È difficile tenere a bada la paura.
La curiosa sensazione di essere indispensabili,
di poter fare a meno di tutto e di tutti,
improvvisamente svanisce.
Se ci guardiamo da lontano
siamo così tanti da essere soli.
Ma se ci avviciniamo a noi stessi
scopriamo i legami con le persone che contano.
Le persone che lasciamo
sono la ragione per continuare a lottare.

La sensazione è quella di una porta che si apre improvvisamente,
e la luce che entra è quasi insostenibile.
È così forte da fare male, ma non importa.
L'unica cosa che vuoi
è cancellare l'oscurità che ti avvolge.
Credevi di essere solo,
e invece non è così.
Esiste qualcuno in grado di restituirti tutto ciò che conta:
il caffè alla mattina,
gli appunti presi al tavolo di un bar...
Improvvisamente torni a vivere.

Siamo miliardi.
Abitiamo i medesimi spazi.
Respiriamo la stessa aria.
Crediamo di essere soli, eppure...
esiste una persona, da qualche parte,
a cui siamo legati più che a ogni altra cosa.
Qualcuno a cui dobbiamo tutto
o a cui possiamo donare tutto.
Quella persona esiste.
Non dobbiamo fare altro
che iniziare a cercarla.

(Dal cortometraggio "Rinascere")

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